Preview della dodicesima edizione del COFFI – CortOglobo Film Festiva Italia al circolo ARCI “Ferro 3.0” di Scafati.
Ospite d’eccezione sarà Francesco Della Calce, speaker radiofonico e critico cinematografico, che presenterà due suoi libri. Ad accompagnare l’autore alla preview del #COFFI17 ci sarà Alfonso Tramontano Guerritore, scrittore e giornalista del quotidiano “La città di Salerno”.
Una discussione sul mondo del cinema con recensioni, approfondimenti, curiosità e aneddoti durante la quale verranno presentati “Le parole sono importanti” e “Per amore del cinema“, volumi da editi “Classi Editrice“.
Durante la serata sarà possibile iscriversi come membro della giuria popolare della dodicesima edizione del Coffi17 – XII edizione CortOglobo FIlm Festival Italia.
Francesco Della Calce sulla sua fanpage Facebook si descrive così: “I male informati sostengono che abbia studiato Diritto, e che a giorni alterni faccia l’informatore scientifico. Ho un negozio biologico, l’ho chiamato Palombella Rossa e faccio l’attaccante per una squadra di calcio dilettante, il Vile Maschio Social Club 2011.
Conduco due programmi su Radio Vostok, uno sul cinema e la narrativa che prende il titolo da questo blog, e l’altro, “Chinaglia non passa al Frosinone”, sulla musica d’autore e la letteratura sportiva.
Amo Tomas Milian e Jean Paul Belmondo, i film francesi e i cantautori, i gatti, gli anni 70, un certo tipo di fumetto, i romanzi di Scerbanenco, la musica dei Baustelle e di Franco Califano, l’Inter, Nanni Moretti, Vittorio Gassman, Rino Gaetano, Pasolini, Gian Maria Volonté, Toni Servillo, la napoletanità asciutta e dignitosa di Erri De Luca e i poliziotteschi.
Per il resto, non forzo la vita. Per imbrogliarla mi basta un libro o un disco, cucinare qualcosa di stagione, mangiare un panino a cavalcioni su un muretto, due calci a un pallone, vedere nuovi posti da fotografare già solo con gli occhi. Così, fuggo la volgarità, ciò che non ha stile, la sciatteria dei sentimenti, chi si prende sul serio, la banalità delle frasi scontate, ritrovandomi nella spontaneità di un gesto, nella libertà di ridere con poco, annusando impressioni, sfumature, particolari che poi diventano sabbia della mia personale clessidra, so che il tempo scorre anche per me, senza sconti.
Sono randagio, ma ho una famiglia costituita da amici che adoro, con uno di loro ho inventato una pagina creativa. E’ tuttora il mio laboratorio, ha un nome buffo: Il Gabbo e la Volpe. Scrivo sulla rivista Sovrastrutture e per il blog Becoming Trendy. La mia prima pubblicazione, “Un Anno di Cinema”, è un dizionario cinematografico che esce in queste settimane per la casa editrice Classi. Sarà seguito da un saggio e un romanzo.
Il mio soprannome è Doinel”.